“Per favore, boicottate Israele”

"Per favore, boicottate Israele" http://emiliaromagna.indymedia.org/node/4535

Lettera di ebrei israeliani al Consiglio comunale di una cittadina americana del Michigan

Questa è la lettera, letta giovedì scorso dal Canale 2 della Tv di
Israele e pubblicata venerdì dal Jerusalem Post, che un gruppo di
"ebrei israeliani" ha mandato al Consiglio comunale della città di
Ann-Arbor, nello stato americano del Michigan: "Abbiamo appreso di
un’inziativa dei cittadini di Ann-Arbor perché il Consiglio comunale di
Ann-Arbor lanci una campagna di disinvestimento dagli investimenti
eventualmente fatti in compagnie o fondi che intrattengano rapporti con
Israele. Noi appoggiamo con forza questa iniziativa. Tutti noi
firmatari siamo ebrei israeliani. (…)

Ci sono molti ebrei israeliani come noi, attivisti per i diritti
umani,fortemente impegnati in attività politiche dirette a persuadere
il nostro governo a cessare immediatamente la sua occupazione militare
sulla popolazione palestinese e della terra palestinese. Molti di noi
ricordano l’efficacia della campagna di disinvestimento del Sudafrica.
Grazie in particolare al movimento per il disinvestimento, la
popolazione nera del Sudafrica non deve più fronteggiare i carri armati
e la polizia nell’esercizio dei propri diritti politici elementari.

Vogliamo ringraziare il Consiglio comunale di Ann-Arbor per il
coraggio mostrato nel porsi a fianco della popolazione nera del
Sudafrica, sofferente e costretta al silenzio. Noi sappiamo che nell’86
voi approvaste una risoluzione per il totale disinvestimento contro
l’apartheid. (…) Oggi molti attivisti israeliani per i diritti umani
vi sarebbero molto grati se voi poteste rendere un analogo servizio
umanitario alla popolazione palestinese. Come atto di semplice
solidarietà. Oggi, la maggioranza dei tre milioni di palestinesi vive
sotto la più brutale occupazione militare israeliana.

E’ per questo che noi speriamo che voi approverete la più forte
risoluzione possibile perché Ann-Arbor si ritiri da ogni investimento,
transazione o fondi di pensione che eventualmente abbia in compagnie o
fondi che intrattengano affari con Israele. Noi speriamo che voi vi
ricordiate quanto bene abbiate fatto per il Sudafrica, e che oggi
facciate lo stesso per i milioni di palestinesi, che devono affrontare
un analogo strangolamento razziale ed etnico, sotto il controllo di uno
Stato estremamente potente e militarizzato.

La ‘democrazia israeliana’, di cui sentite molto parlare, non è
assolutamente tale quando ha a che fare con questi tre milioni di
palestinesi, che da generazioni vivono sotto l’occupazione militare
israeliana. Il potere militare israeliano conta su armi nucleari,
un’infinità di elicotteri e carri armati, e su miliardi di dollari
elargiti ogni anno dal governo degli Stati uniti. Lo smisurato arsenale
israeliano oggi è dispiegato contro una popolazione civile palestinese
lasciata completamente sola, ogni persona sigillata nel suo villaggio
dai tanks e dal filo spinato.

Lasciate che noi premiamo sul governo di Israele – più forte di
tutti i suoi vicini messi insieme – perché liberi immediatamente la
popolazione palestinese dalla più razzista dellle occupazioni
militari.Noi non vogliamo che la popolazione palestinese rimanga ancora
imbottigliata, alla mercé di una occupazione militare soffocante. (…)

E’ evidente che gli israeliani e palestinesi, che lavorano insieme
contro questa occupazione militare violenta e e razzista, saranno
incoraggiati nel sapere che voi ci avete dato ascolto nel vostro
Consiglio comunale. Per favore, decidete di disinvestire dalle
compagnie e fondi che fanno business in Israele".

Seguono 21 firme, fra cui Rony Armon, di Tel Aviv; Rachel Giora,
professoressa di linguisttica alla’università di Tel Aviv; Jacob
Katriel, professore all’Istituto israeliano di Tecnologia; Hanna Knaz,
del kibbuz Gan Shmuel; Anat Matar, associato di filosofia
all’università di Tel Aviv; Allegra Pacheco, magistrato; Tanya
Reinhart, professoressa di linguistica dell’università di Tel Aviv;
Aharon Shabtai, poeta; Gideon Spiro, giornalista di Gerusalemme.

LA CAMPAGNA DI BOICOTTAGGIO CESSERA’ QUALORA LE AUTORITA’ ISRAELIANE
PROCEDANO ALLA CESSAZIONE DELL’OCCUPAZIONE MILITARE DEI TERRITORI
PALESTINESI E AL RITIRO DEGLI INSEDIAMENTI COLONIALI CONSENTENDO LA
NASCITA DI UNO STATO PALESTINESE INDIPENDENTE E PIENAMENTE SOVRANO E LA
POSSIBILITA’ AI PROFUGHI PALESTINESI DI TORNARE NEL LORO STATO

Il Forum Palestina

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